Il
Presidente Sandro Russo Il Vice
Presidente Amalia Finizio
1996 - 2019 (23° anniversario della
voragine di Secondigliano)
La voragine di Secondigliano, i familiari: «Attendiamo ancora
giustizia»
Il Mattino > Napoli > Cronaca23/01/2019
«Non vogliamo archiviare la memoria di queste vittime, che non
sono state riconosciute nemmeno dalla giustizia, poiché oggi - a
distanza di 23 anni - noi veniamo perseguiti come creditori
anziché familiari che dovrebbero essere risarciti». Sandro Russo
è il presidente dell’Associazioni dei Familiari delle vittime
della voragine di Secondigliano. Insieme ai parenti delle altre
dieci persone che persero la vita nell’esplosione del 23 gennaio
1996, Russo ha ricordato la tragedia in cui morì il papà
Francesco, insieme a scuole, parrocchie e istituzioni. «Il mio
appello forte - ha rimarcato Sandro - va alle istituzioni
centrali della città, affinché mettano in sicurezza questa
piccola cappella, dove oggi piove perché la copertura in
plexiglass è rotta. Chiediamo di avere almeno la giustizia per
una bonifica del luogo dove abbiamo perso i nostri cari e
vogliamo che almeno quello sia ricordato dignitosamente».
In ricordo delle vittime della voragine di Secondigliano è stata
deposta una corona di alloro avuta in dono dal Comune di Napoli
(che ha patrocinato la cerimonia) dagli alunni della scuola
Giovanni Pascoli II. Alla commemorazione hanno partecipato il
presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito, il consigliere
comunale Elpidio Capasso, il presidente della VII Municipalità
Maurizio Moschetti, con l’assessore Rosario Loffredo e il
consigliere Vincenzo Mancini, don Giuseppe Rinaldi, del
santuario dell’Addolorata dei Missionari dei Sacri Cuori, il
comandante della stazione dei carabinieri di Secondigliano
Vincenzo Pignalosa, la dirigente scolastica della Pascoli II
Monica Marasco.
«Questo è un giorno tristissimo per il territorio - ha
sottolineato Moschetti - un dramma nel dramma perché il luogo
della tragedia doveva essere riqualificato, ma oggi è ancora
com’era. Oltre l’altra beffa legata ai risarcimenti dei
familiari delle vittime. Come Municipalità manterremo in vita il
ricordo, creando un gruppo di lavoro per far luce sulla vicenda,
affinché tutti sappiano ciò che è accaduto e per
istituzionalizzare il 23 gennaio celebrandolo con un Consiglio
monotematico dall’anno prossimo, con un maggiore coinvolgimento
delle scuole del territorio». «Siamo vicini da sempre ai
familiari delle vittime - ha detto Fucito - c’era un progetto di
riqualificazione dei suoli dove avvenne la tragedia. Un progetto
fantascientifico di realizzare un albergo con un cofinanziamento
tra pubblico e privato, ma è venuto meno l’interesse del privato
e con le residue risorse pubbliche non se n’è fatto più nulla».
Lo scoppio fatale avvenne alle 16.20 del 23 gennaio
1996. Il crollo della volta di una galleria sotterranea
in costruzione sotto il quadrivio di Secondigliano
provocò una fortissima esplosione, che prese in pieno i
palazzi della zona. Undici le vittime, tra cui sei
operai, due persone dentro le loro macchine e tre nel
palazzo crollato. Due operai riuscirono a mettersi in
salvo, uscendo dal tunnel poco prima dell’esplosione.
Oggi Michele Sparaco, Alfonso Scala, Mario De Girolamo,
Giuseppe Petrellese, Gennaro De Luca, Emilia Laudati,
Francesco Russo, Pasquale Silvestro, Ciro Vastarella,
Serena De Santis, Stefania Bellone attendono ancora
giustizia. I corpi recuperati furono dieci. Solo quello
della Bellone non fu mai ritrovato.
In
occasione del 20° anniversario della voragine del Quadrivio di Secondigliano, presso il plesso "Carbonelli" della scuola
"Pascoli II", sito alla III Traversa Corso Secondigliano,
per l 'occasione i bambini hanno presentato disegni,
poesie, temi dedicati alle vittime della strage. Inoltre, presso
i locali dell'istituto, è stata allestita una mostra
fotografica, con l'obiettivo di non dimenticare la ferita mai
rimarginata nella memoria storica del quartiere.... Ringraziamo il dirigente
scolastico le maestre e gli alunni..... video
23/01/2016, presso la cappella dedicata alle vittime, in via Limitone di Arzano,
i familiari delle vittime si sono riunite per
un momento di raccoglimento e per depositare all'interno della
cappella una corona di alloro.
Il 23 gennaio alle ore 16,30
si verifica il crollo di una palazzina di tre piani, già
sotto ordinanza di sgombero, contemporaneamente al crollo
si innesca
un violento incendio causato dallo scoppio del gas metano
fuoriuscito dalla sottostante tubazione, che provoca una
voragine sull'assetto stradale di circa venti metri di
profondità, facendo precipitare le auto in sosta e quelle in transito.
Nella zona erano in corso dei lavori per la costruzione di una galleria
per collegare Arzano e Miano dove,in quel momento avveniva una
esplosione all'interno della galleria dove si
trovavano otto operai . I Vigili del Fuoco
hanno
lavorato
ininterrottamente per giorni per recuperare i corpi delle 11
vittime
Ecco
cosa ci siamo ritrovati dopo 16 anni...Il
degrado totale e promesse ridotte in un accumulo
di
erbacce dove sorge una sorte di cappella
rudimentale
23
Gennaio 1996: nel pomeriggio a Scampia una
tremenda esplosione, dovuta a una fuga di gas
uccide undici persone distruggendo alcuni
edifici tra Corso Secondigliano e via Roma.
Quattordici anni dopo i familiari
delle vittime restano in attesa che venga
costruita una cappella in loro
memoria, come ha denunciato sabato
pomeriggio nel corso di una
fiaccolata, Sandro Russo, presidente della
Associazione Familiari della Vittime della
Voragine di Secondigliano, che nell’esplosione
ha perso il padre.
Servizio
di Michele Colangelo
28/01/2012
TGR Campania
ricorda così ......
video
Grazie Sindaco
23 Gennaio
2015
I familiari,
ringraziano gli alunni della scuola
Giovanni Pascoli per aver partecipato anche quest’anno
alla commemorazione che si è tenuta in ricordo delle 11
vittime della voragine.