Il
Presidente
Sandro Russo
Il Vice Presidente
Amalia Finizio
DJ Cioppi- California Milk Bar
https://youtu.be/vmlgXHtVOkE
1996 - 2023 (27°
anniversario della voragine di Secondigliano)
La voragine di Secondigliano, i
familiari: «Attendiamo ancora
giustizia»
Il Mattino Napoli Cronaca
23/01/2019
«Non vogliamo archiviare la memoria
di queste vittime, che non sono
state riconosciute nemmeno dalla
giustizia, poiché oggi - a distanza
di 23 anni - noi veniamo perseguiti
come creditori anziché familiari che
dovrebbero essere risarciti». Sandro
Russo è il presidente
dell’Associazioni dei Familiari
delle vittime della voragine di
Secondigliano. Insieme ai parenti
delle altre dieci persone che
persero la vita nell’esplosione del
23 gennaio 1996, Russo ha ricordato
la tragedia in cui morì il papà
Francesco, insieme a scuole,
parrocchie e istituzioni. «Il mio
appello forte - ha rimarcato Sandro
- va alle istituzioni centrali della
città, affinché mettano in sicurezza
questa piccola cappella, dove oggi
piove perché la copertura in
plexiglass è rotta. Chiediamo di
avere almeno la giustizia per una
bonifica del luogo dove abbiamo
perso i nostri cari e vogliamo che
almeno quello sia ricordato
dignitosamente».
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In ricordo delle vittime della
voragine di Secondigliano è stata
deposta una corona di alloro avuta
in dono dal Comune di Napoli (che ha
patrocinato la cerimonia) dagli
alunni della scuola Giovanni Pascoli
II. Alla commemorazione hanno
partecipato il presidente del
Consiglio comunale Sandro Fucito, il
consigliere comunale Elpidio Capasso,
il presidente della VII Municipalità
Maurizio Moschetti, con l’assessore
Rosario Loffredo e il consigliere
Vincenzo Mancini, don Giuseppe
Rinaldi, del santuario
dell’Addolorata dei Missionari dei
Sacri Cuori, il comandante della
stazione dei carabinieri di
Secondigliano Vincenzo Pignalosa, la
dirigente scolastica della Pascoli
II Monica Marasco.
«Questo è un giorno tristissimo per
il territorio - ha sottolineato
Moschetti - un dramma nel dramma
perché il luogo della tragedia
doveva essere riqualificato, ma oggi
è ancora com’era. Oltre l’altra
beffa legata ai risarcimenti dei
familiari delle vittime. Come
Municipalità manterremo in vita il
ricordo, creando un gruppo di lavoro
per far luce sulla vicenda, affinché
tutti sappiano ciò che è accaduto e
per istituzionalizzare il 23 gennaio
celebrandolo con un Consiglio
monotematico dall’anno prossimo, con
un maggiore coinvolgimento delle
scuole del territorio». «Siamo
vicini da sempre ai familiari delle
vittime - ha detto Fucito - c’era un
progetto di riqualificazione dei
suoli dove avvenne la tragedia. Un
progetto fantascientifico di
realizzare un albergo con un
cofinanziamento tra pubblico e
privato, ma è venuto meno
l’interesse del privato e con le
residue risorse pubbliche non se n’è
fatto più nulla».
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Lo scoppio fatale avvenne
alle 16.20 del 23 gennaio
1996. Il crollo della volta
di una galleria sotterranea
in costruzione sotto il
quadrivio di Secondigliano
provocò una fortissima
esplosione, che prese in
pieno i palazzi della zona.
Undici le vittime, tra cui
sei operai, due persone
dentro le loro macchine e
tre nel palazzo crollato.
Due operai riuscirono a
mettersi in salvo, uscendo
dal tunnel poco prima
dell’esplosione. Oggi
Michele Sparaco, Alfonso
Scala, Mario De Girolamo,
Giuseppe Petrellese, Gennaro
De Luca, Emilia Laudati,
Francesco Russo, Pasquale
Silvestro, Ciro Vastarella,
Serena De Santis, Stefania
Bellone attendono ancora
giustizia. I corpi
recuperati furono dieci.
Solo quello della Bellone
non fu mai ritrovato. |
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In occasione del 20° anniversario
della voragine del Quadrivio
di Secondigliano, presso il plesso "Carbonelli"
della scuola "Pascoli II",
sito alla III Traversa Corso
Secondigliano, per l
'occasione i bambini
hanno presentato disegni,
poesie, temi dedicati alle vittime
della strage. Inoltre, presso i
locali dell'istituto, è stata
allestita una mostra fotografica,
con l'obiettivo di non dimenticare
la ferita mai rimarginata nella
memoria storica del
quartiere.... Ringraziamo il
dirigente scolastico le maestre e
gli alunni..... video
23/01/2016, presso
la cappella dedicata alle vittime,
in via Limitone di Arzano, i
familiari delle vittime si sono
riunite per un momento di
raccoglimento e per depositare
all'interno della cappella una
corona di alloro.
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Cosa accadde quel maledetto pomeriggio
video 1
video 2
Il 23 gennaio alle
ore 16,30
si verifica il
crollo di
una palazzina di
tre
piani, già
sotto
ordinanza di
sgombero,
contemporaneamente al
crollo si innesca
un violento
incendio causato
dallo scoppio
del gas metano
fuoriuscito dalla
sottostante
tubazione,
che provoca una
voragine sull'assetto
stradale di circa
venti metri
di profondità,
facendo precipitare
le auto in sosta e
quelle in transito.
Nella zona
erano in corso dei lavori
per la costruzione
di una galleria per
collegare
Arzano e Miano dove,in quel momento avveniva
una
esplosione
all'interno della
galleria
dove si
trovavano otto
operai . I
Vigili del
Fuoco
hanno
lavorato
ininterrottamente
per giorni per
recuperare i corpi
delle 11 vittime |
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Ecco
cosa ci siamo ritrovati dopo 16 anni...Il
degrado totale e promesse ridotte in
un accumulo di
erbacce dove sorge una sorte
di cappella rudimentale
23 Gennaio 1996: nel
pomeriggio a Scampia una
tremenda esplosione,
dovuta a una fuga di gas
uccide undici persone
distruggendo alcuni
edifici tra Corso
Secondigliano e via
Roma. Quattordici
anni dopo i
familiari
delle vittime restano in
attesa che venga
costruita una cappella
in loro
memoria, come ha
denunciato sabato
pomeriggio nel
corso di una fiaccolata,
Sandro Russo, presidente
della Associazione
Familiari della Vittime
della Voragine di
Secondigliano, che
nell’esplosione ha perso
il padre.
Servizio di Michele
Colangelo |
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23 Gennaio
2012 "L'appello
di Russo al Ministro di
Grazia e Giustizia e al
Presidente del tribunale di
Napoli" |
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23 Gennaio 2015
I familiari, ringraziano gli
alunni della scuola Giovanni
Pascoli per aver partecipato
anche quest’anno alla
commemorazione che si è tenuta
in ricordo delle 11 vittime
della voragine. |
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